…. il fotografo può utilizzare immagini fatte per noi? E può pubblicare il nostro ritratto ?
il fotografo conserva, per consuetudine, un diritto di antologigizazione, che gli lascia la facoltà di raccogliere le immagini realizzate fino a quel momento in un “book” autopromozionale, usato per mostrare direttamente ai potenziali clienti il genere di fotografia che è in grado di fare. Tuttavia, poiché nel caso di matrimonio e ritratto le fotografie riportano il volto delle persone ( i committenti, cioè voi stessi), il fotorgafo – che mantiene un diritto come Autore delle sue immagini – non ha tuttavia un diritto automatico di pubblicare queste immagini ( su stampati come volantini, pagine pubblicitarie, sito internet, manifesti ….)
Per poter pubblicare queste immagini, occorre l’assenso delle persone ritratte, assenso che può essere espresso verbalmente ma, per evitare contestazioni, viene solitamente ricordato in qualche traccia scritta.
…. di chi sono gli originali (files o pellicole)?
Un dei frequenti motivi di incomprensione fra fotografo e sposi è la questione sulla proprietà degli originali (negativi su pellicola o files digitali sorgenti). E’ normale che gli sposi chiedano insistentemente questa consegna, ed ha tuttavia un fondamento motivato l’ostacolo che spesso i fotografi oppongono a questa consegna ….
E’ questo uno dei rari casi nei quali la verità sta davvero nel mezzo: in assenza di diversi patti scritti, gli originali delle riprese di matrimonio, cerimonia e ritratto per legge appartengono fitfy-fitfy (cioè in proporzione uguale) sia al fotografo che agli sposi che hanno commissionato il servizio. E quindi:
a) E’ corretto che vengano custoditi presso lo studio del fotografo, sempre nel rispetto delle norme sulla privacy (non può avvenire pubblicazione senza assenso)
b) E’ corretto che gli sposi non pretendano la consegna incondizionata di tali originali, ma la richiedano a fronte di un giusto compenso.
c) E’ corretto che il fotografo non li consegni “di default”, ma dia la possibilità di riscattare la quota di “proprietà” degli sposi.
d) Conseguentemente, sono invece sbagliate le posizione sia degli sposi che pretendono la consegna su semplice richiesta, come anche è sbagliata la posizione del fotografo che si rifiuti, ad ogni costo, di consegnarli.
… come determinare il prezzo di riscatto degli originali ?
Non esistono norme imperative di Legge, né consuetudini che siano automaticamente vincolanti per le parti, in generale. Quindi, la soluzione preferibile è che – in fase di contrattazione iniziale, si provveda a pattuire a priori il costo del riscatto degli originali. In assenza di pattuizione, orientativamente gli originali possono essere valutati in proporzione al costo pagato per il ervizio, e in relazione inversa al tempo trascorso dalla realizzazione della cerimonia. Quanto più recente è la data di realizzazione del servizio, tanto più elevato è il valore di riscatto. In via orientativa, come suggerimento e NON come regola:
Tempo del riscatto originali % sul costo del servizio
Entro 1 anno dalla cerimonia 25-30 % del costo complessivo
Da 1 a 3 anni dalla cerimonia 15-20 % del costo complessivo
Da 3 a 7 anni dalla cerimonia 10-15 % del costo complessivo
Da 7 a 10 anni dalla cerimonia 100 % del costo complessivo
…. perché utilizzare i servizi di un fotografo professionista ?
E’ presto detto: raffazzonare un servizio fotografico può fare risparmiare qualche decina o qualche centinaio di euro, perdendo però un’occasione probabilmente irripetibile per fissare in maniera davvero suggestiva i ricordi di un evento importante, od un momento della vita – o del proprio essere – che non torneranno mai più. La parola scritta richiede attenzione e concentrazione, mentre l’immagine comunica con immediatezza e con forza. La parola scritta è necessaria per trasmettere concetti complessi (come queste faq), ma nella comunicazione visiva l’efficacia e l’immediatezza dell’immagine è assolutamente imbattibile e insostituibile.
Un cerimonia privata può essere – attraverso l’immagine – fatta percepire alle persone che erano assenti all’avvenimento come più o meno riuscita, in funzione della scelta delle immagini. L’aspetto del proprio del volto o della propria figura – e quella dei propri cari – può essere migliorata ed esaltata dalle capacità di professionista dell’immagine.
Lesinare sulla capacità di comunicazione dell’immagine significa gettare al vento gran parte del resto dell’investimento, della cura per l’evento, o della cura di sé. Nel mondo dell’informazione, la sostanza della comunicazione passa in grandissima parte attraverso il linguaggio inespresso delle immagini.
… cosa determina e influenza i prezzi dei servizi ?
Per la determinazione dei prezzi, si trova un sistema dettagliato, con guida passo passo, e gratuito al sito www.tariffario.org, che è stato realizzato proprio per risolvere i problemi di interfaccia fra cliente e fotografo. Sono davvero innumerevoli le variabili che determinano il prezzo finale di un servizio professionale. Sul costo di ciascun lavoro influiscono, fra l’altro:
1) Il livello professionale del fotografo contattato.
2) La complessità di realizzazione dell’immagine, sul piano tecnico od organizzativo.
3) L’apporto creativo richiesto al fotografo.
4) La destinazione d’uso della fotografia.
5) L’entità della commessa di lavoro.
6) La predisposizione all’elasticità tariffaria del professionista.
7) L’entità degli investimenti e della strutturazione dello studio.
8) Gli anni di esperienza del professionista.
9) Le spese legate alla dislocazione geografica dell’attività
Se il problema delle tariffe fosse riconducibile alla sola difficoltà tecnica di realizzazione delle immagini, la valutazione del “valore” dell’immagine sarebbe semplice. Dato che, invece, occorre dare un preciso valore commerciale a molti elementi di difficile quantificazione, ecco comparire diversi parametri e diversi sistemi di calcolo.